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Trasformazione digitale nel Retail

21 Aprile 2023 | Blog

Trasformazione digitale nel Retail: come la tecnologia sta aiutando i negozi a migliorare l’efficienza e l’esperienza dei clienti

Il panorama del retail è cambiato notevolmente negli ultimi tempi ed è in atto una vera e propria trasformazione digitale nel Retail. Fenomeni indotti dalla digitalizzazione come l’omnicanalità, la proliferazione dei punti di contatto, l’ampiezza e varietà degli assortimenti e la personalizzazione hanno impattato notevolmente sui comportamenti d’acquisto dei consumatori. Di conseguenza, le customer journey ed i parametri di scelta sono diventati più complessi da analizzare, solamente con l’utilizzo dei tradizionali strumenti di ricerca. I punti vendita non sono più solo luoghi in cui i consumatori si recano per cercare e acquistare prodotti, ma sono diventati spazi in cui si intraprendono percorsi esperienziali molto ricchi, integrando stimoli online con quelli forniti dall’ambiente esterno in modo da rendere sempre più offuscata la linea di demarcazione tra reale e virtuale. I consumatori oggi non sono attratti solo dai prezzi o dalle offerte, ma sono alla costante ricerca di nuovi stimoli, di nuove esperienze gratificanti.

In particolare, il punto vendita fisico è diventato sempre più un luogo di incontro tra i clienti e il brand, dove l’esperienza di acquisto è sempre più personalizzata. I consumatori hanno modificato le abitudini di acquisto e sviluppato nuovi bisogni ed aspettative, con un vero e proprio boom degli e-commerce, specialmente durante il lockdown. I negozi tradizionali stanno sempre più adeguando la loro offerta alle richieste dei consumatori, con l’obiettivo di offrire loro un’esperienza di shopping unica, innovativa e personalizzata.

Negozio fisico: analizziamo alcuni dati

retail fashion

Secondo l’osservatorio Multicanalità, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da NielsenIQ, nel 2021 sono 46,1 milioni i consumatori multicanale – gli utenti che usufruiscono di servizi di e-commerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel proprio percorso di acquisto -, pari all’88% della popolazione italiana con più di 14 anni (52,6 milioni).  Tuttavia, tra i consumatori troviamo diversi comportamenti di acquisto:

  • il 22% della popolazione, si informa online ma poi compra nel punto vendita perché diffidenti verso i pagamenti anticipati e legati al rapporto personale col venditore: questo comportamento si chiama web-rooming.
  • Il 12% della popolazione, è composto da utenti refrattari al digitale che vivono lo shopping esclusivamente nella dimensione fisica.

Nel contesto del retail marketing, la raccolta di dati sui consumatori è diventata una pratica sempre più diffusa. Sia per i grandi retailer, sia per i punti vendita di dimensioni ridotte, conoscere i propri consumatori sta diventando una necessità sempre più attuale.  Utilizzando le tecnologie, i retailer possono raccogliere informazioni sul comportamento degli acquirenti all’interno del punto vendita, come i loro spostamenti, la durata della visita e la correlazione con i prodotti acquistati.

INNOVAZIONE E DATI

Perché i retailer sono così interessati ai dati dei consumatori?

Uno degli obiettivi della trasformazione digitale nel Retail è quello di avere maggiori informazioni sui propri clienti in modo da personalizzare l’esperienza di acquisto, migliorare la fidelizzazione e aumentare le vendite. All’interno di un e-commerce è più facile conoscere le abitudini di acquisto di un cliente e ciò permette di offrirgli promozioni personalizzate e di suggerirgli prodotti complementari ai suoi acquisti precedenti. Sempre più i negozi fisici cercano di replicare le pratiche utilizzate nell’online con lo sviluppo di nuovi metodi di analisi e l’introduzione di sistemi tecnologici innovativi basati sull’intelligenza artificiale per l’analisi del comportamento del consumatore all’interno del punto vendita.

L’innovazione costa… si può partire con qualcosa di economico, ma ugualmente efficiente?

Per raggiungere un livello avanzato di analisi dei comportamenti dei consumatori è necessario effettuare studi approfonditi su traiettorie, movimenti e flussi di persone. Tuttavia, per farlo, ci sono dei costi di installazione e gestione da considerare, oltre a dover impiegare persone altamente qualificate per l’analisi dei dati.  La trasformazione digitale nel Retail può iniziare dall’introduzione di un sistema di conteggio delle persone che consente di acquisire dati essenziali, ma cruciali per ottimizzare le prestazioni delle vendite. Organizzando i dati raccolti dal punto vendita in base ai giorni della settimana e alle fasce orarie e poi collegandoli al valore medio degli scontrini per ciascuna fascia, è possibile ottenere una panoramica sulla produttività dell’attività, sul profilo dei clienti e sulle loro preferenze. L’analisi di questi dati consente di individuare i momenti di maggiore affluenza e, di conseguenza, gli “hot-spot”.

dashboard grottinilab

Dalla dashboard qui rappresentata emerge che l’utilizzo di un contapersone comporta importanti benefici per quanto riguarda l’efficienza operativa, l’incremento delle vendite, la diminuzione dei costi e quindi aiuta ad ottimizzare la soddisfazione del cliente.

CONTAPERSONE A BASSO COSTO?

il risparmio può costare caro

Ci sono diversi tipi di contapersone, ma sono tutti uguali? Ecco una lista dei principali metodi utilizzati per il conteggio di persone e le loro caratteristiche peculiari.

Sistemi base

  1. Conteggio a mano: si tratta di un contapersone meccanico manuale, compatto e semplice da utilizzare. Alla persona dedicata al conteggio, basterà premere il pulsante, per cominciare il suo conteggio.
  2. IR- sistema infrarosso ad attraversamento: è un dispositivo che utilizza un raggio di luce infrarossa per contare oggetti o persone in movimento. Il funzionamento si basa sull’emissione di un raggio di luce infrarossa, che viene interrotto quando un oggetto o una persona attraversa l’area.

Sistemi di visione

Sensore video RGB + infrarosso

        1. Proiezione IR: un dispositivo che usa la luce infrarossa per rilevare la posizione e il movimento degli oggetti. Questo sensore utilizza una telecamera che rileva la luce infrarossa emessa da un emettitore a LED, che viene usata per creare una mappa tridimensionale delle aree circostanti. Il sensore IR è in grado di rilevare la posizione degli oggetti in movimento, con una frequenza di circa 30 frame al secondo, e di rilevare la profondità e la distanza degli oggetti dal sensore. Il sensore IR deve essere posizionato in un’area che abbia una buona visibilità per l’emettitore a LED, in modo che la luce infrarossa possa essere riflessa e rilevata dalla telecamera
        2. Sensore ToF: Un sensore TOF (Time of Flight) utilizza una tecnologia basata sulla misurazione del tempo impiegato da un impulso laser a raggiungere un oggetto e tornare indietro. Il sensore emette un impulso laser che viene riflesso dall’oggetto e catturato dal sensore stesso. La distanza dell’oggetto viene quindi calcolata sulla base del tempo impiegato dall’impulso laser per essere emesso e riflessi. Il sensore TOF è in grado di rilevare oggetti in movimento e di misurare la loro distanza in tempo reale. Inoltre, il sensore TOF è meno sensibile alle condizioni di luce ambientale e ai riflessi rispetto ad altri tipi di sensori, grazie al fatto che il laser è monocromatico e diretto, e quindi non interferisce con altri oggetti presenti nell’area.

Sensore video RGB con AI

una comune telecamera bidimensionale coadiuvata da un’intelligenza artificiale, opportunamente addestrata a distinguere le persone dagli oggetti. L’algoritmo dell’AI è programmato per riconoscere i contorni delle persone e identificarle come oggetti separati, in modo da effettuare conteggi estremamente precisi.

Stereoscopico con AI

utilizza una tecnologia di rilevamento delle persone basata sulla visione tridimensionale. In pratica, utilizza una coppia di telecamere poste a distanza ravvicinata in modo da ricostruire la profondità della scena. Il sensore è supportato anche da algoritmi di intelligenza artificiale che aumentano le performance del sistema aggiungendo dettagli importanti e/o riconoscendo oggetti. Si può infatti stimare il gender del passante o dove egli ha rivolto la propria attenzione; in aggiunta il sistema può rintracciare anche oggetti riconoscibili come un passeggino o una sedia a rotelle o identificare oggetti indossati dalla persona, come ad esempio una mascherina.

Come scegliere?

La scelta è condizionata dalla reale necessità e dal budget, ma ecco un piccolo specchietto comparativo delle diverse tecnologie.

L’inserimento della tecnologia contapersone all’ingresso dell’ambiente rappresenta una delle soluzioni disponibili per indirizzare e supportare il retailer nella presa di decisioni strategiche per il punto vendita.

comparazione people counter

In GrottiniLab, come si può vedere dalla tabella, abbiamo deciso di puntare su due tipologie di contapersone. Una soluzione top di gamma con un sensore Stereoscopico + AI e una soluzione prodotta in casa, dove si abbina l’AI ad un normale sensore RGB. Per approfondire 👉🏻People Counter Evolution – Grottinilab

La trasformazione digitale nel Retail è un nostro obiettivo: contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a conoscere meglio quello che accade nel tuo punto vendita.

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